Amputare o non amputare?

L’Amputazione di un arto è una procedura che purtroppo si può rendere necessaria in numerosi casi come ad esempio: tumori, lesioni traumatiche, neuropatie periferiche, alterazioni vascolari,infezioni, etc…

Da proprietari, responsabili della salute e della qualità di vita del nostro animale, ci si sente riluttanti a prendere una decisione per una tale procedura chirurgica. Le paure sono diverse: il mio cane riuscirà a camminare come prima? quanto tempo ci vorrà? avrà delle ripercussioni sul suo comportamento? come sarà il risultato estetico? e non ultimo il senso di colpa relativo ad una decisione così importante.

 


Si può infatti essere portati ad antropomorfizzare la scelta e pensare ad esempio al dolore da arto fantasma riportato nell’uomo (ma mai descritto nel cane) o a problemi a carattere depressivo nel postoperatorio e decidere quindi che, ad esempio, l’eutanasia sia una scelta più eticamente corretta di una amputazione.

Alcune delle seguenti informazioni potranno esservi utili se in futuro vi troverete a prendere una decisione del genere.

Vogliamo qui riportarvi i risultati di uno studio scientifico pubblicato su una autorevole rivista di medicina veterinaria (JOURNAL OF THE AMERICAN VETERINARY MEDICAL ASSOCIATION) questo ottobre, in cui venivano intervistati 64 proprietari di cani sottoposti ad amputazione di un arto.

Le persone venivano sottoposte ad un questionario nel quale gli si chiedeva ad esempio come era stato il periodo postoperatorio, come era la qualità di vita dopo l’amputazione, la capacita di correre, fare escursioni e perfino nuotare, se vi erano state dopo la chirurgia alterazioni comportamentali, ecc…

Prima di elencarvi i risultati è importante ricordare che molti di questi cani erano di grossa taglia (Labrador, Golden, Rottweiler...) e che ben 53 di 64 erano stati sottoposti ad amputazione a causa di un tumore all’ arto.

Il 91 % degli intervistati riferiva che dopo l’amputazione non vi erano stati cambiamenti nel comportamento del loro animale.

L’88 % sosteneva che il loro cane aveva una qualità di vita sovrapponibile a prima dell’intervento (la maggior parte si dedicava alle attività ricreative precedenti e alle passeggiate al guinzaglio o senza)

Il 75 % riferiva che il postoperatorio era stato meglio di ciò che si aspettavano. In generale la maggior parte degli intervistati avrebbe ripetuto la stessa scelta se gli si fosse ripresentata l’occasione.

Il grado di soddisfazione del proprietario non variava in base al fatto che venisse amputato un arto anteriore o posteriore.

Teoricamente possono esserci delle controindicazioni all’amputazione come ad esempio obesità e concomitanti gravi problemi ortopedici e neurologici, ma come abbiamo detto sopra, ad esempio, non è una controindicazione la taglia dell’animale (il più pesante dello studio era un cane di 77 kg!).

Queste informazioni, assieme ad una attenta valutazione col veterinario, possono aiutarvi a prendere una decisione consapevole e magari a non rimandarla, in modo da non esporre il vostro cane al rischio ad esempio di fratture spontanee in caso di tumori ossei.

 

Sperando di esservi stati utili non esitate a contattarci per qualsiasi informazione.

 

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